Domande frequenti
Prima di andare ad una riunione di S-Anon, alcuni di noi avevano paura di chi avrebbero potuto incontrare lì, ma i membri di S-Anon sono persone di ogni ceto sociale: mogli, mariti, sorelle, fratelli, figli, amici e genitori di sessodipendenti. Siamo semplicemente persone le cui vite sono state profondamente influenzate dalla sessodipendenza di un’altra persona.
Le riunioni offrono un luogo sicuro per esprimere ciò che c’è nei nostri cuori e nelle nostre menti, ma non è necessario dire nulla sulla tua situazione finché non ti senti a tuo agio nel farlo. Sei libero di ascoltare, soprattutto al tuo primo incontro.
Nella maggior parte degli incontri è consuetudine presentarci solo con il nome di battesimo.
Probabilmente ci saranno alcune letture dalla Letteratura Approvata dalla Conferenza di S-Anon, cioè materiale che si concentra sull’approccio S-Anon al recupero. (La letteratura approvata dalla Conferenza include solo materiale pubblicato da S-Anon, SA, Al-Anon o AA.)
Verrà probabilmente introdotto un argomento. A volte, il moderatore della riunione chiamerà coloro che comunicano di voler condividere. Altri gruppi decidono di fare condividere i membri a turno facendo un giro in cerchio, oppure usano altri metodi per dare a ciascun membro lo stesso tempo di condivisione.
Ci diamo la possibilità di parlare senza interruzioni, evitando “dialoghi incrociati” (discussioni o commenti indirizzati ad altri membri) o di dare consigli. Condividiamo ciò che è nei nostri cuori e ci concentriamo sull’ascolto degli altri in modo da poter comprendere meglio i nostri problemi. Limitiamo il nostro tempo nel condividere in modo tale che tutti i presenti abbiano l’opportunità di condividere a loro volta, se lo desiderano.
Al termine della condivisione, il moderatore chiude la riunione:le persone di solito rimangono alcuni minuti dopo la riunione per parlare tra loro.
Non tutto ciò che ascolti in una particolare riunione ti riguarderà. Questo è il motivo per cui diciamo “Prendi quello che ti serve e lascia andare il resto.” Questo è anche il motivo per cui ti consigliamo di partecipare ad almeno sei riunioni prima di decidere se S-Anon fa per te.
Le persone che ascolti durante le riunioni potrebbero non avere vissuto il tuo stesso insieme di circostanze, ma probabilmente sarai in grado di identificarti con alcuni dei loro sentimenti. In S-Anon scopriamo che c’è speranza di cambiare le nostre stesse vite. Ascoltiamo gli altri, che una volta si trovavano nella nostra stessa situazione o anche peggio, raccontare come stanno risolvendo i loro problemi e trasformandosi nelle persone che vogliono essere. Impariamo dagli altri membri come hanno usato il programma S-Anon e i suoi principi per risolvere problemi simili a quelli che stiamo affrontando. Sia che i nostri familiari o amici cerchino o meno di recuperarsi, diventare consapevoli del nostro comportamento autolesionista, in un ambiente sicuro come S-Anon, è un passo importante verso la libertà e il nostro recupero.
No. Come tutti i programmi dei Dodici Passi, S-Anon è un programma spirituale, non religioso. È spirituale nel senso che si crede ad un Potere più grande di noi stessi – un Potere che siamo liberi di definire come desideriamo – pronto ad aiutarci a risolvere i nostri problemi e raggiungere la serenità. I Dodici Passi contengono principi universali, applicabili a tutti, quindi non è necessario praticare alcuna religione per metterli in pratica. S-Anon è pensato per essere utile a tutti, indipendentemente dalla loro particolare fede, quindi durante le riunioni evitiamo la discussione di specifiche fedi religiose, credenze e pubblicazioni (come la Bibbia, il Corano, ecc.).
Non ci sono spese o quote per essere un membro di S-Anon. Le persone contribuiscono volontariamente sulla base di ciò che possono permettersi. Il denaro viene utilizzato per pagare l’affitto per il luogo d’incontro e fornire la documentazione approvata dalla Conferenza di S-Anon. Non sollecitiamo o accettiamo contributi esterni.