Non sei Solo.
S-Anon è un’associazione di familiari e amici di persone sessodipendenti, che condividono la loro esperienza, forza e speranza l’un l’altro per risolvere i loro problemi comuni.
Sei stato ferito dal comportamento sessuale compulsivo di un'altra persona?
Ti senti tradito?
Imbarazzato?
Dubiti di te stesso o della tua sanità mentale?
La vita sembra ingestibile?
Sei preoccupato che possa essere colpa tua?
In S-Anon puoi sentirti capito.
Il programma S-Anon ti aiuta a connetterti con persone che, come te, hanno sentito gli effetti dolorosi della dipendenza dal sesso di qualcun altro e hanno trovato una via da seguire.
Siamo stati tutti influenzati dagli effetti del comportamento sessuale di un’altra persona, e sappiamo gli effetti dolorosi che la sessodipendenza di qualcun altro può portare.
Siamo qui per dirti che pace e serenità sono possibili.
Blog
Testimonianze
Anna A.
Lavorando al programma dei 12 passi comprendiamo di non essere soli al mondo nell’affrontare una situazione che non capiamo e che non possiamo controllare.
Fatima B.
Nei miei primi incontri pensavo che le persone in quella stanza fossero pazze. Non riuscivo a capire come fosse possibile per loro ridere quando avevamo questo problema urgente da risolvere.
Non capivo che stavano portando un messaggio ed ero troppo testarda anche per cercare di capire quel messaggio, volevo solo risposte rapide.
Federica P.
Sto iniziando ad imparare che essere umile non vuol dire essere zerbino, ma raggiungere l’accettazione di quello che sono, con i miei difetti ma anche con i miei pregi, senza annullare me stessa per plasmarmi a misura di altri. Ha la possibilità di rendermi diversa solo Dio, come io posso concepirLo, e solo a Lui posso umilmente chiederlo.
Julie S.
Prima del recupero, pensavo che per essere pienamente autosufficiente, dovessi fare tutto da sola.
Non cerco più di convincere gli altri a cambiare, ma piuttosto di permettere al mio nuovo e più sano modo di vivere di parlare da solo.
Kathleen
Non conoscevo la sessodipendenza, non sapevo che fosse una malattia. All'inizio era difficile concentrarmi su di me e non dare la colpa agli altri. Concentrandomi su me stessa, sono riuscita a uscire dalla negazione del problema e dall'isolamento.
Il lavoro sui passi mi ha aperto gli occhi su un nuovo modo di vivere e su una comprensione più profonda di me stessa.
Lidy
La mia vita era basata sulla paura. Paura di essere lasciata sola, di essere completamente abbandonata a me stessa. Grazie al mio lavoro sui passi, ho imparato che sono responsabile di come mi sento, delle mie emozioni.
In S-Anon ho trovato molta comprensione per la mia storia di solitudine per non essere stata sostenuta dalle persone importanti nella mia vita.
Marisa G.
Nell’Ottavo Passo ho compreso il significato di cosa significa agire con amore fraterno, mi sono disposta a liberarmi dai sentimenti sgradevoli, sostituendoli con amore, pazienza e umiltà. Ho aperto la porta ad una nuova pace interiore, che non vorrò più perdere una volta che l’avrò trovata. L’amore di Dio, e di me stessa.
Roland H.
Nei miei primi anni nel programma ho sperimentato il mio Potere Superiore attraverso la saggezza e l'energia del gruppo. Ho trovato un fondamento spirituale per vivere: questo mi ha toccato profondamente e ha trasformato la mia vita.
Anna A.
Lavorando al programma dei 12 passi comprendiamo di non essere soli al mondo nell’affrontare una situazione che non capiamo e che non possiamo controllare.
Fatima B.
Nei miei primi incontri pensavo che le persone in quella stanza fossero pazze. Non riuscivo a capire come fosse possibile per loro ridere quando avevamo questo problema urgente da risolvere.
Non capivo che stavano portando un messaggio ed ero troppo testarda anche per cercare di capire quel messaggio, volevo solo risposte rapide.
Federica P.
Sto iniziando ad imparare che essere umile non vuol dire essere zerbino, ma raggiungere l’accettazione di quello che sono, con i miei difetti ma anche con i miei pregi, senza annullare me stessa per plasmarmi a misura di altri. Ha la possibilità di rendermi diversa solo Dio, come io posso concepirLo, e solo a Lui posso umilmente chiederlo.
Julie S.
Prima del recupero, pensavo che per essere pienamente autosufficiente, dovessi fare tutto da sola.
Non cerco più di convincere gli altri a cambiare, ma piuttosto di permettere al mio nuovo e più sano modo di vivere di parlare da solo.
Kathleen
Non conoscevo la sessodipendenza, non sapevo che fosse una malattia. All'inizio era difficile concentrarmi su di me e non dare la colpa agli altri. Concentrandomi su me stessa, sono riuscita a uscire dalla negazione del problema e dall'isolamento.
Il lavoro sui passi mi ha aperto gli occhi su un nuovo modo di vivere e su una comprensione più profonda di me stessa.
Lidy
La mia vita era basata sulla paura. Paura di essere lasciata sola, di essere completamente abbandonata a me stessa. Grazie al mio lavoro sui passi, ho imparato che sono responsabile di come mi sento, delle mie emozioni.
In S-Anon ho trovato molta comprensione per la mia storia di solitudine per non essere stata sostenuta dalle persone importanti nella mia vita.
Marisa G.
Nell’Ottavo Passo ho compreso il significato di cosa significa agire con amore fraterno, mi sono disposta a liberarmi dai sentimenti sgradevoli, sostituendoli con amore, pazienza e umiltà. Ho aperto la porta ad una nuova pace interiore, che non vorrò più perdere una volta che l’avrò trovata. L’amore di Dio, e di me stessa.
Roland H.
Nei miei primi anni nel programma ho sperimentato il mio Potere Superiore attraverso la saggezza e l'energia del gruppo. Ho trovato un fondamento spirituale per vivere: questo mi ha toccato profondamente e ha trasformato la mia vita.
Anna A.
Lavorando al programma dei 12 passi comprendiamo di non essere soli al mondo nell’affrontare una situazione che non capiamo e che non possiamo controllare.
Fatima B.
Nei miei primi incontri pensavo che le persone in quella stanza fossero pazze. Non riuscivo a capire come fosse possibile per loro ridere quando avevamo questo problema urgente da risolvere.
Non capivo che stavano portando un messaggio ed ero troppo testarda anche per cercare di capire quel messaggio, volevo solo risposte rapide.
Federica P.
Sto iniziando ad imparare che essere umile non vuol dire essere zerbino, ma raggiungere l’accettazione di quello che sono, con i miei difetti ma anche con i miei pregi, senza annullare me stessa per plasmarmi a misura di altri. Ha la possibilità di rendermi diversa solo Dio, come io posso concepirLo, e solo a Lui posso umilmente chiederlo.
Julie S.
Prima del recupero, pensavo che per essere pienamente autosufficiente, dovessi fare tutto da sola.
Non cerco più di convincere gli altri a cambiare, ma piuttosto di permettere al mio nuovo e più sano modo di vivere di parlare da solo.
Kathleen
Non conoscevo la sessodipendenza, non sapevo che fosse una malattia. All'inizio era difficile concentrarmi su di me e non dare la colpa agli altri. Concentrandomi su me stessa, sono riuscita a uscire dalla negazione del problema e dall'isolamento.
Il lavoro sui passi mi ha aperto gli occhi su un nuovo modo di vivere e su una comprensione più profonda di me stessa.
Lidy
La mia vita era basata sulla paura. Paura di essere lasciata sola, di essere completamente abbandonata a me stessa. Grazie al mio lavoro sui passi, ho imparato che sono responsabile di come mi sento, delle mie emozioni.
In S-Anon ho trovato molta comprensione per la mia storia di solitudine per non essere stata sostenuta dalle persone importanti nella mia vita.
Marisa G.
Nell’Ottavo Passo ho compreso il significato di cosa significa agire con amore fraterno, mi sono disposta a liberarmi dai sentimenti sgradevoli, sostituendoli con amore, pazienza e umiltà. Ho aperto la porta ad una nuova pace interiore, che non vorrò più perdere una volta che l’avrò trovata. L’amore di Dio, e di me stessa.
Roland H.
Nei miei primi anni nel programma ho sperimentato il mio Potere Superiore attraverso la saggezza e l'energia del gruppo. Ho trovato un fondamento spirituale per vivere: questo mi ha toccato profondamente e ha trasformato la mia vita.